La macchina del fango non riuscirà a mettere in discussione la figura di Enrico Mattei e la verità storica

Lettera al Direttore di “Repubblica” del Presidente della Fondazione CVL, Emilio Ricci.
Con il comunicato stampa della FIVL e due contributi di Mattei.

Roma, 19 dicembre 2022

Gentile Direttore,

Le scrivo nella mia qualità di Presidente della Fondazione CVL,  Corpo Volontari della Libertà, istituito il 19 giugno 1944 quale diretta emanazione del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI).

Il CVL svolse, dalla data della sua costituzione, un importante ruolo di coordinamento delle numerose brigate partigiane che facevano riferimento ai vari partiti. In particolare dette vita a un fondamentale sostegno logistico, economico e organizzativo che consentì l’azione comune delle brigate nella Resistenza contro il nazifascismo.

Il Comando Generale del CVL era composto da sei componenti: il Gen. Raffaele Cadorna quale comandante, insieme ai rappresentanti dei 5 partiti della Resistenza, nelle persone di Longo, Parri, Mattei, Stucchi e Argenton.  Il Comando Generale non soltanto divenne interlocutore del governo e degli Alleati, ma organizzò e guidò l’insurrezione finale contro i nazisti e i fascisti in tutte le città del Nord. I componenti del Comando erano alla testa della sfilata partigiana del 6 maggio 1945 a Milano, le cui immagini sono divenute un documento iconico ed emblematico della Resistenza e della Liberazione d’Italia.

Alla bandiera del CVL fu conferita, con Decreto Luogotenenziale del 15 febbraio 1945, la Medaglia d’Oro al Valor Militare. Inoltre il CVL fu riconosciuto, con Legge 285/58, come Corpo Militare inquadrato nelle Forze Armate dello Stato.

Lei comprenderà con quale stupore abbia letto l’articolo a firma di Paolo Mastrolilli su “Repubblica” di sabato 17 dicembre, ove si afferma che Enrico Mattei sia stato fascista e abbia “comprato” la sua appartenenza alla Resistenza nel 1945, pagando 5 milioni di lire a un non meglio identificato leader partigiano della DC, con l’approvazione di Cadorna e Argenton, rispettivamente Comandante e Vice Capo di Stato Maggiore del CVL.

Tutto ciò sulla base di documenti desecretati dall’Amministrazione Biden, in particolare tratti dalle informative di tal Simpson, il quale giustificherebbe “l’ostilità” di Enrico Mattei a effettuare accordi con gli USA sul petrolio con la sua adesione al fascismo fino al 1945. Specificando, per di più, che la moglie sarebbe divenuta amante di un capitano austriaco molto importante della SD tedesca (il servizio segreto delle SS).

In particolare mi ha colpito come tali notizie, assolutamente non veritiere, siano state riportate sostanzialmente come fatti veri senza alcuna nota critica o di dubbio della veridicità storica di tale ricostruzione, quando al contrario esistono amplissime prove e significative ricostruzioni storiche della partecipazione di Mattei alla Resistenza in date ben antecedenti al 1945.

La figura di Enrico Mattei non può e non deve essere né messa in discussione, né infangata da dossieraggi che trovano la loro giustificazione soltanto nelle molteplici prese di posizione che lo stesso Mattei assunse in contrasto con la strategia espansionistica degli Stati Uniti e delle Sette Sorelle per quanto riguarda la politica petrolifera. Al punto tale che Mattei pagò con la vita la propria opposizione, per un attentato di cui ancora oggi i mandanti restano sconosciuti.

Ringrazio Gad Lerner che, unica voce, è intervenuto con una posizione netta e chiara.

Gentile Direttore, le verità storiche non possono e non devono essere alterate da oscuri dossieraggi, mirati a screditare la limpida storia di persone di altissimo profilo che hanno contribuito a costruire col loro sacrificio e la loro dedizione i presupposti della nostra libertà e della nostra Costituzione.

Per Sua opportuna conoscenza Le invio il link al sito della Fondazione CVL ove potrà trarre ampia documentazione in merito. Le porgo i migliori saluti con preghiera di immediata pubblicazione, restando a disposizione per qualsiasi chiarimento e/o confronto.

Il Presidente Fondazione CVL

Avv. Emilio Ricci

 

Lettera al Direttore di Repubblica (formato .pdf)

Comunicato della FIVL (formato .pdf)